Premio del Paesaggio del Consiglio d'Europa 2014-2015

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189. Regione Sicilia
Recupero degli antichi percorsi e valorizzazione dei Paesaggi delle Cave nel Val di Noto
Localizzazione: Noto Antica, Noto (SR)




Gli interventi relativi al progetto sono stati volti alla salvaguardia e gestione sostenibile dei Paesaggi naturali, rurali, storici e archeologici di alcune Cave Iblee e si collocano all’interno di diversi progetti di durata pluriennale di più generali “Interventi per la rinaturalizzazione del territorio, tutela della biodiversità biologica e valorizzazione della dimensione sociale, turistica e culturale delle foreste” che la Regione Sicilia per il tramite del Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale Ufficio Provinciale Azienda Foreste Demaniali di Siracusa attua già dal 2007 nel territorio provinciale.
Il programma di interventi realizzati ha avuto i seguenti obiettivi:
-  rinaturalizzazione del territorio
- tutela della biodiversità biologica, attraverso la pulizia dell’area dalla vegetazione infestante (rovi) e rimozione di quella pericolosa (specie aliene);
- recupero e messa in sicurezza della viabilità storica attorno alle valli di Noto Antica con il ripristino di oltre 12 Km di percorsi storici;
- ripristino dei muri in pietra a secco e recupero del mestiere di muratore a secco all’interno delle maestranze degli operai stagionali impiegati nei lavori forestali;
 - valorizzazione della dimensione sociale, turistica e culturale dei Paesaggi delle Cave Iblee comprese nei Demani Forestali della Regione Sicilia, attraverso la pulizia e fruizione di oltre cinquanta ambienti ipogei anticamente utilizzati per attività artigianali legate alla concia e tintura delle pelli, (concerie, tintorie gualchiere ecc.) nonché di strutture e manufatti legati alla conduzione, uso e conservazione dell’acqua (sorgenti, canali scavati nella roccia, mulini, cisterne);
 - realizzazione di due importanti manifestazioni escursionistiche nel 2009 e nel 2010 “Festa dei sentieri iblei ” che grazie al coinvolgimento di oltre quaranta Enti, hanno consentito di valorizzare la dimensione sociale, turistica e culturale dei Paesaggi delle Cave recuperati e di sviluppare attività educative legate alla scoperta della natura : campi di associazioni ambientaliste, Agenda 21, Campi Scout

Rispondenza ai criteri del premio:

Sviluppo sostenibile
Gli interventi hanno riguardato la tutela, la valorizzazione e riqualificazione di ambiti naturali attraverso l’esecuzione manuale di lavori negli interventi boschivi, il recupero di beni culturali e paesistici (sentieri, mulattiere, ipogei, muri a secco). Inoltre è stata presa in considerazione l’esigenza di tramandare alle nuove generazioni le testimonianze culturali identitarie, materiali ed immateriali. Gli interventi hanno creato un incremento occupazionale e un indotto economico positivo nelle comunità locali e specificatamente alle strutture ricettivo - alberghiere ed alle attività legate all’organizzazione ed alla guida di visite turistiche ed escursioni nei luoghi recuperati.
La riqualificazione operata si è avvalsa di interventi di ripristino poco invasivi che si armonizzano ad un contesto di grande naturalità.
Esemplarità
Gli interventi possono essere considerati esemplari per aver individuato attività per il recupero dei valori paesaggistici ed ambientali delle costruzioni in pietra a secco, che superano il livello localistico e si inseriscono in una dimensione europea e specificatamente mediterranea. Il progetto può essere considerato un esempio riproponibile in altri contesti territoriali perché oltre ad usare le buone pratiche della più antica e sostenibile ingegneria naturalistica, ha offerto occupazione e reddito a maestranze locali altrimenti inoccupate per l’esecuzione di interventi sostenibili sul paesaggio.
Partecipazione pubblica
Il progetto ha incoraggiato attivamente la partecipazione pubblica. Infatti nelle fasi progettuali, in particolare in quelle relative al recupero della viabilità antica, sono state sentite le Associazioni Ambientalistiche e Naturalistiche presenti nella zona Aretusea. Il progetto ha inoltre incoraggiato nel 2008/2009 l’attività di ricerca di studenti universitari del corso di Laurea in scienze dei beni culturali di Siracusa che hanno realizzato la propria tesi di laurea proprio sui luoghi recuperati. L’intervento ha tenuto conto delle politiche regionali per la salvaguardia del territorio boscato siciliano, e ha dato un impulso decisivo nella stesura del Piano Paesaggistico Provinciale di Siracusa e del progetto dell’istituendo Parco Nazionale degli Iblei.
Sensibilizzazione
Il progetto ha contribuito a rafforzare la sensibilità pubblica verso i valori del paesaggio naturale e culturale degli Iblei per quanto riguarda gli aspetti connessi allo sviluppo sociale e al diritto al benessere individuale e collettivo.  L’incremento occupazionale e l’indotto economico sviluppatosi attorno al recupero degli antichi percorsi e alla valorizzazione del sito è oggi riscontrabile dai numerosi siti internet creati successivamente all’apertura di questi luoghi da libere associazioni e imprese private che hanno investito le loro attività sulla fruizione intelligente degli spazi demaniali recuperati.  Servizi giornalistici e televisivi di interesse regionale e nazionale (La Sicilia, Rai TRE, Rai 2, Corriere della Sera). Pubblicazioni di Guide Internazionali (Germania) specializzate in sentieristica hanno inserito questi itinerari fra quelli consigliati in Sicilia. Il progetto è stato selezionato per l’esposizione nella mostra allestita dal 25 settembre al 15 ottobre nell’ambito della 8° Biennale Internazionale di Architettura del Paesaggio di Barcellona in Spagna dal 25 al 27 settembre 2014

 

 

 

 

 




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